Ormai lo sapete meglio di noi, i librai volanti girano qua e là, di presentazione in presentazione, di incontro in incontro, sempre alla ricerca di cose belle. E se tra le parole e i libri ci scappa anche un prosecco, siamo ancor più allegri.

In questo lavoro è molto importante essere aggiornati sui titoli che escono e che usciranno e un modo per scoprire tutte le novità è partecipare agli incontri organizzati dalle case editrici. E qui ritorna il prosecco: gli editori sanno che alla fine della giornata siamo stanchi e magari dobbiamo farci un’ora di treno per raggiungere il luogo dell’evento, e cosa c’è di meglio che un aperitivo per sciogliere tutte le fatiche ed essere nuovamente pronti alla serata?

E così è andata anche una sera di settimana scorsa, quando gli amici di Iperborea e di Sur hanno unito le forze e hanno accolto noi librai per raccontarci un bel po’ di cose interessanti.

Si parte da Nord: il nuovo progetto di Iperborea ci porta in giro per il mondo, cominciando da un loro cavallo di battaglia, l’Islanda (il primo numero dedicato a quest’affascinante isola esce a fine giugno).

The Passenger – così si chiamerà – è una collana di viaggio, ogni uscita bimestrale sarà dedicata a una meta diversa: dopo l’Islanda sarà la volta di Giappone, Paesi Bassi, Svezia. Ciascuna monografia raccoglie diversi articoli, i cosiddetti “pezzi lunghi”, quelli che possiamo trovare su Internazionale, per intenderci. L’idea è quella di soddisfare i lettori in partenza che vogliono documentarsi sul paese che visiteranno, attraverso voci che quel paese lo conoscono davvero.

Qualcosa di più della letteratura di viaggio, quindi; poca attualità, perché “l’attualità poi passa e noi invece vogliamo che le persone possano trovare spunti sempre validi, davvero fondanti della cultura di un paese”, ci dicono Cristina Gerosa e Pietro Biancardi. E quindi in The Passenger si spazia da questioni importanti e delicate, come il lavoro e la politica a temi più leggeri, con cui tirare il fiato e sentirsi subito in vacanza, come la musica, lo sport, l’arte. Il fil rouge è la conoscenza approfondita che gli autori dei vari “pezzi lunghi” hanno del tema trattato e del paese raccontato, a cui si aggiunge la loro personale sensibilità.

Dopo averci presentato i contenuti, si passa alla forma, così importante per una casa editrice che pubblica libri riconoscibili, belli, colorati. I The Passenger saranno un po’ più grandi del classico formato Iperborea, così da essere identificabili sì come libro ma anche come rivista letteraria. Saranno ancora colorati e non mancheranno le foto. Dettaglio per i più attenti: anche la scelta della carta è stata studiatissima; dopo tante discussioni, ha vinto quella che potesse rendere al meglio sia i testi scritti sia le fotografie. Ultima chicca, il logo:un simbolo che rappresenta Huginn e Muninn (Pensiero e Memoria), i due corvi associati a Odino nella mitologia norrena, che durante il giorno viaggiano per il mondo e alla sera tornano a casa carichi di informazioni.

Insomma, se entrando in libreria vi imbatterete in un numero di The Passenger, siamo certi che non ci metterete molto a comprarvi un bel biglietto aereo!

Dopo questa prima mezz’ora dedicata ai viaggi e al Nord Europa, ci spostiamo al Sud del mondo(e poi torneremo a Nord): è la volta di Sur, con Marco Cassini e Alessandro Bandiera che ci raccontano con grande passione una delle ultime uscite primaverili: “Barba intrisa di sangue” di Daniel Galera, grande romanzo con cui la casa editrice romana approda in Brasile (ricordiamo che Sur si occupa di letteratura sudamericana e nordamericana, con la collana BigSur). Una storia piena, travolgente, che parla di identità e famiglia, in cui il protagonista affetto da un disturbo quasi impronunciabile (la prosopagnosia, una malattia che impedisce di riconoscere i volti) viene a conoscenza di una storia incredibile sul proprio nonno, che lo spingerà alla ricerca di una verità sulla storia della sua famiglia. Un libro che sembra bellissimo!

Ma il cuore della libraia viene catturato dall’altra grande novità di Sur e che con “Barba intrisa di sangue” si contende il titolo di centesimo libro pubblicato da Sur. (Parte il coro “Cento! Cento! Cento!”) E quindi complimenti agli editori e complimenti soprattutto a Ali Smith che ha scritto un libro magnifico come “Autunno” che i ragazzi di Sur hanno fatto uscire in primavera, per non essere troppo didascalici. Si tratta del primo volume di una quadrilogia (di cui possiamo già immaginare i titoli), “perché ormai le trilogie le fanno tutti, bisogna farne uscire almeno quattro!”, scherza Marco Cassini.

La storia è quella di una profonda e sincera amicizia tra una ragazza di trent’anni e un uomo di centoun anni, ormai in fin di vita, e di quello che sta dietro a un rapporto tra persone con una così grande differenza di età. Ma Ali Smith ci restituisce anche una fotografia attualissima della Gran Bretagna post Brexit (l’autrice è scozzese, di Inverness), delle chiusure fisiche e mentali che abbondano in questi tempi e della necessità di aprirsi a relazioni spontanee e oneste.

Marco ci legge un paio di pagine, un dialogo tra la protagonista Elisabeth, bambina, e la madre, a cui proprio non va giù che sua figlia sia amica di un uomo così vecchio. Marco le legge bene perché ci mette passione, si capisce che questo libro gli piace davvero. E il risultato è che la libraia non vede l’ora di essere in treno verso Lecco per poter prendere in mano la sua copia di “Autunno” e immergersi nelle parole magnifiche (si, ho già usato questo aggettivo ma credetemi, lo sono davvero!) di Ali Smith. Piccolo spoiler: sarà proprio Autunno il prossimo suggerimento di lettura che pubblicheremo sul nostro sito!

Ma tutto questo non prima di aver bevuto quel famoso prosecco che ci aspetta!

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