Descrizione

Romanzo letto in anteprima per voi. Veloce, breve, da enorme soddisfazione perché si affonda nella lettura e in un pomeriggio (una notte, per i nottambuli) lo si finisce.
Siamo a Parigi, fine Ottocento. E non solo, entriamo nel famoso ospedale psichiatrico della Salpêtrière, un manicomio femminile. Certo, le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, vengono chiamate “isteriche” e curate con l’ipnosi dall’illustre dottor Charcot, ma sono comunque strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l’esterno e sottoposte a esperimenti azzardati e impietosi. Alla Salpêtrière si entra e non si esce. In realtà buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, rifiutate, che le loro famiglie abbandonano in ospedale per sbarazzarsene.
Ed è un attimo affezionarsi a Louise, adolescente figlia del popolo, finita al Salpêtrière in seguito a terribili vicissitudini che hanno sconvolto la sua giovane vita; Eugénie, una sorta di Jo March, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo bizzarra e anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto. E Thérèse, la decana delle internate, più saggia che pazza.
Tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne. A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà il “ballo delle pazze”, ossia il ballo mascherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi. In quell’occasione, mascherarsi farà cadere le maschere…

Romanzo che potrebbe entrare a buon diritto nel nostro scaffale femminista. E se capitasse sulla scrivania di Shonda Rhimes, aspettiamoci una nuova e gustosa serie tv.