lampada

Faccio outing.

Mi chiamo Serena, ho trentacinque anni e quasi sei mesi, ho sempre fatto tutto quel che volevo perché la testardaggine e il caso sono sempre stati dalla mia parte. Ho cambiato città, lavoro, fidanzati, passioni. Ho viaggiato quando volevo farlo e lavorato con serietà perché da sempre ho voluto affermare la mia identità professionale. Una vita libera, totalmente indipendente, la mia. Sempre alla ricerca di qualcosa. Anni fa avevo anche una moto, per riassumere con un’immagine la mia idea di indipendenza e libertà.

Poi è capitata la libreria.

Diciamo che sono capitate molte cose in quest’ultimo anno e la Libreria Volante è la realizzazione di tutto quello che ho imparato, il frutto migliore dei miei trent’anni e più, che non sarebbe stata possibile se al mio fianco non ci fosse Andrea. Forse aveva ragione il mio connazionale: trentacinque anni sono il mezzo del cammin della nostra vita. Okay, ci sta la depressione, la selva oscura (nel mio caso, la crisi in cui versa l’editoria), ma bisogna uscire a rivedere le stelle.
La Libreria Volante mi ha fatto piantare i piedi per terra e di colpo mi sono resa conto d’essere adulta ed esserlo già da un po’. Mi sono scrollata di dosso l’indolenza adolescenziale, il rimandare le responsabilità, vivere in attesa, l’aspettare che siano gli altri a risolvere i problemi.

La Libreria ha preteso attenzioni e prese di responsabilità e lo ha fatto fin da subito: nel conto in banca da aprire prestando attenzione a tutte le righe in piccolo, nei rapporti da stringere con grossisti ed editori con la volontà di difendere i margini di guadagno (si sa, piccolissimi per le librerie indipendenti), nei mille accordi da stipulare senza trascurare niente.
Aprire una libreria indipendente è stato il mio modo di accettare di essere adulta.
So che dovrò difenderla e che ci saranno momenti bui. So che dovrò rispettarla, impedire che venga usata come luogo dove il narcisismo di qualcuno prenda il sopravvento, ma so che per rispettarla devo farla aprire al mondo in modo che sia un luogo di passaggio, ascolto e accoglienza.
Non ci sono re e regine, siamo tutti teatranti alla Libreria Volante: pronti a sorridere dei mali del mondo e anche dei nostri, senza mai smettere di dire la verità, alzando al voce contro chi non mette l’onestà e la pulizia al centro.[/column]

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