BOOKCLUB #LeggiamoMichelaMurgia su “Accabadora”
Partecipa al nostro book club che si terrà il sabato 14 ottobre alle 17:30, presso Via Giuseppe Bovara 34, Lecco dedicato a Michela Murgia: una volta ogni mese e mezzo ci incontreremo in libreria per parlare di un testo di Murgia, perché il suo pensiero lucido e fulminante – forte nelle sue parole scritte – riesca sempre a dare vita a profonde e vivide riflessioni.
Il primo incontro sarà sul suo romanzo “Accabadora”, uscito per Einaudi nel maggio 2009, caso letterario e best seller. Nel 2010 vince il Campiello. Viene tradotto in tutto il mondo. È un libro amato da centinaia di migliaia di lettori. È uno dei romanzi italiani più celebrati degli ultimi anni.
“Quando la vecchia si era fermata sotto la pianta del limone a parlare con sua madre Anna Teresa Listru, Maria aveva sei anni ed era l’errore dopo tre cose giuste. Le sue sorelle erano già signorine e lei giocava da sola per terra a fare una torta di fango impastata di formiche vive, con la cura di una piccola donna. Muovevano le zampe rossastre nell’impasto, morendo lente sotto i decori di fiori di campo e lo zucchero di sabbia. Nel sole violento di luglio il dolce le cresceva in mano, bello come lo sono a volte le cose cattive”.
Ambientato negli anni Cinquanta in un paese della Sardegna, il romanzo parla di una donna che fa l’accabadora nella piccola comunità, cioè uccide le persone agonizzanti come chiesto da loro stesse o dai parenti, di fatto una forma di eutanasia: l’espressione è una parola sarda, che descrive appunto questa pratica, forse solo leggendaria. Al centro della storia c’è però il rapporto tra Bonaria Urrai, l’accabadora, e la protagonista Maria Listru, la sua “fill’e anima”, cioè una sorta di figlia adottiva della donna che all’inizio del libro le viene ceduta dalla madre biologica, una vedova troppo povera per mantenerla.
